Alimentazione e salute: come prevenire l’osteoporosi e le malattie legate alle non corrette abitudini alimentari

13/01/2015

Molti i temi trattati durante la serata organizzata presso La Casa di Alti Formaggi dedicata al tema di Alimentazione e salute: come prevenire l'osteoporosi e le malattie legate alle non corrette abitudini alimentari.

Negli ultimi decenni, importanti cambiamenti socio-economici e culturali (urbanizzazione, crescita economica, emancipazione femminile, comunicazione, emigrazione ecc.) hanno modificato la struttura della vita, incidendo fortemente anche sulle abitudini alimentari dei paesi industrializzati come di quelli in via di sviluppo.
Si sta assistendo, soprattutto a livello urbano, a una globale occidentalizzazione delle abitudini alimentari, ovvero a un'incredibile rapida trasformazione delle abitudini locali e tradizionali a favore del modello dietetico tipico dei paesi anglosassoni e nordici (Western Diet). Questo è denominato da alimenti raffinati, ad alta densità energetica, ricchi in proteine animali, grassi saturi, sale e zuccheri, e poveri in fibra (insaccati, snack, patatine, sciroppi, salse, dolciumi, bibite, margarine ecc.), e accompagnato da stili di vita sedentari.

I cambiamenti nel sistema alimentare messi in atto nel corso dei decenni nei paesi occidentali ha portato a conseguenze dannose per la salute: dall'obesità nei bambini e adulti, a malattie e patologie causate da una scorretta dieta alimentare.

L'osteoporosi, in base alle stime presentate nell'ottobre 2014 in occasione della giornata mondiale dell'osteoporosi, causa circa 25 mila fratture al giorno o 9 milioni all'anno. Tuttavia comportamenti corretti e una buona prevenzione possono aiutare ad arginare questo fenomeno.
Infatti le cause che provocano l'osteoporosi e che si possono modificare attraverso uno stile di vita sano sono: attività fisica ridotta, alimentazione insufficiente, stile di vita (alcool e fumo), farmaci.
I tre fattori che possono avere effetti positivi contro l'osteoporosi sono dunque: dieta, stile di vita, attività fisica.
Non fumare, non abusare di alcolici, mantenere una regolare attività fisica, adottare una alimentazione corretta che favorisca il mantenimento del peso e la salute dell'osso sono le raccomandazioni da seguire per ridurre il rischio di osteoporosi, La dieta ideale dovrebbe basarsi su: limitata assunzione di sodio, consumo regolare di frutta e verdura, adeguata assunzione di vitamina D.

Le principali fonti di calcio presenti nella dieta alimentare sono i formaggi stagionati e i formaggi freschi, con una concentrazione maggiore di calcio nei primi rispetto ai secondi. Alimenti con un buon contenuto di calcio sono anche i cereali, latte e yogurt, pesci come ostriche e alici, legumi quali ceci e fagioli secchi, verdure e ortaggi come rucola, foglie di rapa, cicoria, cavolo e bieta. 

Per concludere una particolare attenzione è da dedicare all'esercizio fisico in stretta connessione con la massa ossea.
Negli adolescenti e nei giovani adulti, l'attività fisica possiede un valore determinante per il raggiungimento ed il mantenimento del picco di massa ossea ma l'esercizio fisico assume un ruolo molto importante per lo sviluppo ed il mantenimento del tessuto osseo durante tutto l'arco della vita.

Presentazione dell'evento scaricabile in formato pdf
A La Casa di Alti Formaggi focus sul rapporto cibo e salute per correggere le cattive abitudini alimentari in un'ottica di prevenzione.
La nostra dieta è sempre più simile a livello continentale è sempre meno diversificata fra l'area mediterranea, quella del centro Europa o addirittura del nord Europa.
Il problema grosso è che la nostra alimentazione è diventata un'alimentazione sempre più ricca di prodotti di origine animale ricchi di grassi saturi, di colesterolo, di zuccheri; quindi tutto questo ha comportato dei rischi notevoli nella popolazione

Generalmente dunque mangiamo troppo e male, superando abbondantemente il fabbisogno giornaliero di molti nutrienti, ma non di tutti.
Dove ci sono carenze generalmente è calcio, ferro e potassio che sono i tre alimenti più carenti.
Un'alimentazione povera di calcio è spesso l'anticamera di una malattia degenerativa importante
come l'osteoporosi.
E' quell'impoverimento importante del calcio nell'osso che lo rende molto fragile. E' fondamentalmente legato all'invecchiamento, però l'invecchiamento da solo non dovrebbe portarci ad avere una densità ossea insufficiente. E' l'alimentazione, è lo stile di vita che comporta dei rischi. Il problema è legato essenzialmente alla quantità di calcio della nostra dieta, alla quantità di vitamina D e all'attività fisica. Questi sono i tre aspetti: calcio e vitamina D sono però maggiormente presenti nei prodotti derivati dal latte quindi nei formaggi.

Di calcio ne dobbiamo introdurre circa 1 / 1,2 grammi al giorno quindi una quantità consistente in tutte le fasce di età. Lo studio fatto dall'INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) di Roma sulla popolazione italiana sui consumi, ha mostrato le fonti di calcio della popolazione italiana. Sono diverse: una bella quota, formaggi e sostituti 35%. I famosi 1000/1200 mg con 1 hg di Taleggio me ne porto già la metà di quello che mi serve nell'arco della giornata; quindi un secondo di formaggio una volta ogni tanto diventa un fattore importante per aumentare la quota di calcio della mia dieta.
Bisognerà fare attenzione a mediare da una parte l'esigenza di vitamina D e di calcio e dall'altra non eccedere perché i formaggi hanno una componente lipidica importante quindi contengono parecchi grassi, in parte grassi saturi che non fanno molto bene alla salute e delle quote di colesterolo. Però un giusto compromesso può portare ad avere un INTEC corretto di tutti gli alimenti.
Il problema nostro vero è che stiamo facendo un uso spropositato di formulazioni alimentari già pronte fondamentalmente e di quantità di energia che poi non andiamo a consumare.
Quindi noi dobbiamo aumentare il dispendio energetico muovendoci e magari darci un po' più da fare in cucina per ritornare a consumare i prodotti che sono tipici della nostra tradizione che sono quelli che danno più soddisfazione.

Generalmente quando si affrontano questi temi di alimentazione si demonizza qualcosa invece come noi perpetriamo tutte le volte, quando facciamo i nostri piatti, usiamo sempre tutti i prodotti disponibili in quantità modeste per consentire la stagionalità e l'utilizzo di tutto. Anche i piaceri di assumere un prodotto una volta alla settimana oppure ogni 15 giorni per godere di quel prodotto.
Per cominciare bene il 2015, anno particolarmente sensibile al tema dell'alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell'educazione alimentare, il prossimo 13 Gennaio 2015 - alle ore 18.00 – presso La Casa di Alti Formaggi, il docente universitario, Paolo Simonetti, ci aiuterà a capire quali sono i corretti apporti di calcio, cosa comporta averne una carenza o un eccesso e quali sono, al giorno d’oggi, le corrette abitudini alimentari per prevenire le malattie ad esse correlate.

Paolo Simonetti, docente di Nutrizione delle Collettività, presso il Dipartimento di Scienza per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente dell’Università degli Studi di Milano, si occupa prevalentemente di composti bioattivi degli alimenti e del ruolo della dieta nella promozione della salute e nella prevenzione di malattie. E’ inoltre socio della società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e componente del Gruppo di Lavoro Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sale in Italia (GIRCSI).

“Apriamo il nuovo anno offrendo, ai nostri appassionati consumatori e amici, un incontro dedicato ad un argomento a cui tutti dovremmo dedicare particolare attenzione: la nostra salute. L’associazione Alti Formaggi, non si limita solo a promuovere la qualità dei prodotti ad indicazione geografica protetta, ma opera anche per informare e diffondere un approccio consapevole all’alimentazione quotidiana.” – ha dichiarato il Presidente Bonaventi Gianluigi.

L’ingresso è gratuito, previa iscrizione obbligatoria.
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