Alti Formaggi ha affidato alla propria inviata speciale Thea Duncan autrice del blog “Flirty Foodie” la realizzazione del reportage di ogni evento/concerto e la preparazione di un piatto speciale con Provolone Valpadana D.O.P. dedicato alle musiche e all’autore che di volta in volta sarà protagonista del concerto in programma a Villa Arconati.
Thea propone nel suo blog Flirty Foodie la ricetta della " Torta salata con porro, prosciutto e Provolone Valpadana D.O.P. ", ideata dopo aver assistito al concerto di Raphael Gualazzi e Arto Lindsay.
Di seguito il reportage di Thea della sua esperienza al concerto:
Dopo circa un'ora di musica sperimentale di cui ignoravo l'esistenza il buon Arto Lindsay con la sua band originale e l'estroso chitarrista Marc Ribot si sono ritirati dietro il palco per dare spazio all'attesissimo Raphael Gualazzi.
Si parte a Luci spente …. ecco che compare Raphael e la sua ensemble di altri quattro musicisti. Si parte con Mambo Soul quasi a voler proseguire sullo spartito lasciato interrotto da Lindsay che ha portato a Villa Arconati il suo mix tra bossanova e musica elettronica. Si passa dal Sud America alle isole dei Caraibi. Reality and Fantasy viene interpretata in chiave reggae.
Il pubblico apprezza, ed io, al mio primo approccio con questo artista mi sento subito coinvolta, il pubblico già al secondo pezzo scalpita incalzato dal ritmo di Gualazzi e la sua band. Fa un pezzo dietro
l'altro senza uno stop e concede degli assoli a tutti i componenti della sua band che dimostrano la loro bravura e padronanza con lo strumento.
Arriva mezzanotte e mezza ed é tanto il divertimento che non mi accorgo del passare del tempo siamo al primo bis ed il pubblico vuole ancora l'inarrestabile Raphael che dopo due ore intense pare ancora
carico per suonarne altrettante. In tanti corrono verso le transenne per poter godere Welcome to my Hell! E parte un lungo applauso a chiusura di questa bella serata.
Grazie Villa Arconati, grazie Raphael Gualazzi!
Al quinto appuntamento di Villa Arconati si alternano sul palco due protagonisti originali e innovativi: Raphael Gualazzi, giovane pianista e interprete di recente reduce da un tour internazionale e Arto Lindsay, figura leggendaria della musica apolide e d’avanguardia.
Raphael ha messo sul palco uno show spettacolare e travolgente che alterna atmosfere suggestive a momenti dall’energia intensa e irresistibile, anche grazie all’accompagnamento di 9 musicisti.
Una panoramica incredibile di geniri che si sono alternati con estrema naturalezza dal jazz al blues, con incursioni nel gospel e nel soul, così come nel country e nel rock. Non sono mancati anche degli omaggi ai classici da Verdi al Felliniano Rota.