Le ricette dei libri

22/09/2015

Un appuntamento che vuole porre l’attenzione su come il cibo e la cucina siano stati, e siano tutt’ora, molto presenti in grandi opere letterarie e classici della letteratura.

A La Casa di Alti Formaggi gli eventi riprendono nel segno della letteratura.
Tre grandi autori, James Joyce, Jorge Amado, Marcel Proust per tre Alti Formaggi.
Ho pensato di andare ad affrontare, mettere le radici della cucina in tre libri estremamente complicati, o meglio due su tre lo sono in modo particolare.
Il primo da cui partiamo è l' Ulisse di James Joyce che è un libro che si svolge in una sola giornata, per una soluzione narrativa che viene già utilizzata da diversi autori, cioè quello di raccontare con un flusso continuo e costante la giornata passando da un personaggio all'altro attraverso poi quello che è una soluzione che è il pensiero del protagonista.
E ci sono delle zone del mondo, dei luoghi, uno è Genova, l'altro è Dublino dove addirittura vengono preparati dei pasti in delle giornate, dedicate a questo libro.
Addirittura c'è a Dublino una giornata che è appunto il 16 giugno dove 10.000 persone convergono
e viene preparato un pranzo per tutti quanti. 10.000 persone quindi potete immaginare.

E noi andiamo a scoprire come lo chef Nicola Locatelli ha interpretato la passione per le interiora del protagonista Mr Leopold Bloom.
La zuppa famosa di questa opera è la minestra di rigaglie dove ci sono le interiora degli animali -colli e rigaglie appunto. Abbiamo attualizzato questa zuppa, l’abbiamo creata sotto una visione più moderna.
Abbiamo fatto una riduzione di verdure, dove non abbiamo fatto altro che prendere le verdure sostanzialmente dolci, quindi abbiamo preso ad esempio il fungo porcino …adesso comincia la stagione sono molto dolci e buoni, la melanzana, la zucchina e la carota.
Tutta questa verdura l'abbiamo presa, l'abbiamo bollita - l'abbiamo fatta bollire a lungo finché diventasse molto morbida - alla fine abbiamo fatto una mantecatura, come se fosse un risotto, in questo caso con il Taleggio.
La zuppa o minestra è stata dunque pensata in versione più moderna. E in questo caso, come dicevo, abbiamo usato del fegato di vitello che lo cuoceremo semplicemente, leggermente infarinato in padella con olio, burro e salvia. Andiamo a scottarlo da entrambi i lati e poi lo adageremo sul piatto a cubetti o fettine, sopra alla crema di verdure.

L’altro libro è invece leggermente differente perché andiamo a Dona Flor e i suoi due mariti, che è anch’esso un libro che è diventato un film, ed è un libro assolutamente interessante perché racconta la storia di una donna di Bahia, che si inventa la cucina bahaiana. In realtà lei non è assolutamente capace, non è competente. Questo succede a molti di noi che si inventano esperti di cucina.
Esperto e competente lo chef ci propone il piatto legato al capolavoro di Jorge Amado.
Ispirato sempre comunque dal romanzo “Dona Flor e i suoi due mariti” mi sono fatto un po' influenzare da queste influenze tropicali. Quindi abbiamo fatto una zuppa fredda di minestrone in acqua leggermente acidulata dove abbiamo inserito dello zenzero, dell'aglio, del limone e del rafano e le verdure che abbiamo tenuto croccanti. Hanno cotto, comunque hanno assorbito tutti i sapori e le influenze del brodo che abbiamo fatto iniziale e in più lo abbiamo arricchito con il Salva Cremasco D.O.P. e con un gambero di fondale scottato.
Quindi ci saranno un bel po' di sapori da gustare in bocca con questo piatto.

E' il momento della magica Madeleine de “Alla ricerca del tempo perduto”, capace inzuppata nel tè, di fare riaffiorare nella memoria dell'autore i ricordi del passato.
Da qui parte il vero e proprio enigma che naturalmente nella Madeleine ha soltanto una partenza che però per noi diventa determinante. Io spero che già questa sera, come Nicola cucinerà la Madeleine, possa suscitare più o meno lo stesso tipo di reazione ed emozione a molte delle persone che sono qua i cosiddetti astanti.
Io l'ho chiamata la Madeleine .15 perché anche qui abbiamo giocato dalla ricetta classica portandola nel 2015 con un prodotto di Alti Formaggi che è il Provolone Valpadana D.O.P. dolce.
Ricetta classica della Madeleine arricchita con del cacao, all'interno sono stati inseriti dei dadi di Provolone in cottura, sono state cotte a 180° per 7 minuti (questa dimensione), e in più per arricchire ancora di più il piatto abbiamo creato una fonduta di Provolone aromatizzata al cacao caduta sul fondo, quindi godiamo fino alla fine.
Intervista a Lapo De Carlo, giornalista e conduttore.

Gli incontri a La Casa di Alti Formaggi si aprono all'insegna della letteratura. Hai scelto di proporre al pubblico celeberrimi romanzi che hanno un piatto, un gusto, uno stile di cucina tra i protagonisti.
Sì, abbiamo pensato di andare ad affrontare, mettere le radici della cucina in tre libri estremamente complicati, o meglio due su tre lo sono in modo particolare.
Il primo da cui partiamo è l' Ulisse di James Joyce.

Ci sono delle zone nel mondo, dei luoghi, una è Genova, l'altra è Dublino dove addirittura vengono preparati dei pasti o delle giornate, dedicate a questo libro.
Addirittura c'è a Dublino una giornata che è appunto il 16 giugno dove 10.000 persone convergono e viene preparato un pranzo per tutti quanti. 10.000 persone quindi potete immaginare!

Poi c'è il secondo libro che è “Dona Flor e i suoi due mariti”.
Qui è il racconto di una donna che ha perso il marito di cui era profondamente innamorata, quindi nel pieno del loro amore lo perde. C'è un'elaborazione del lutto in quel lasso di tempo arriva e subentra un altro uomo. Lei non è che si innamora però è un farmacista, la corteggia, le fa ritrovare la perduta normalità. Quando pensi che questo libro si stia un po' definendo ecco che improvvisamente irrompe nella scena, lo spirito, ma mica tanto spirito, formato corpo, dell'ex marito.

Questa è la trama, ma c'entra la cucina, perché l'hai scelto?
Perchè lei di fatto, per un po' sbarcare il lunario in pratica fa l'esperta di cucina di Bahia, della cucina bahiana.
Ora, noi non conosciamo così bene questo tipo di cucina, stasera forse lo conosceremo molto meglio, però in realtà lei non è una vera esperta, si inventa, questo succede un pò da tante parti anche in Italia, direi che noi siamo maestri in questo.
Perciò abbiamo attinto da alcuni piatti che poi in realtà nel corso del libro impara anche lei a realizzare, a cucinare diventando una vera e propria professionista

Ultimo titolo, “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust.
Parliamo di un libro che molti di noi hanno studiato. E' un libro che tra l'altro parte proprio da questo piatto che verrà cucinato proprio, io non vedo l'ora devo essere sincero da Nicola, perché è la Madeleine.
Io spero che già questa sera, come Nicola cucinerà la Madeleine, possa suscitare più o meno lo stesso tipo di reazione ed emozione a molte delle persone che sono qua i cosiddetti astanti.
La casa di Alti Formaggi vi invita a prendere nota di questo appuntamento: Le ricette dei libri.
La Casa di Alti Formaggi il 22 settembre alle ore 18,00 apre le porte ad un evento interessante dedicato ad affrontare argomenti che legano letteratura e cucina.
Lapo De Carlo vi introduce al cibo nella letteratura accompagnato dallo Chef Nicola Locatelli che prepara tre piatti scelti dai romanzi più noti.

- I partecipanti possono degustare i piatti preparati dallo chef durante l'evento.
- Le ricette e la preparazione è realizzata in real-time per permettere di apprendere i passaggi e quindi poterla replicare.
- Si potranno realizzare foto dell’evento e dei piatti.
- E' possibile interagire direttamente con lo chef e l’organizzazione per conoscere tutti i trucchi e la storia della ricetta.

La partecipazione all'evento ha un costo di 10 euro.
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I nostri Amici

Nicola Locatelli – chef
Nicola Locatelli – chef

Chef ambizioso con un’innata follia per la cucina, porta avanti il suo progetto di cucina nel suo locale, Opera Restaurant, abbattendo le frontiere di un menù classico tra antipasti, primi e secondi, dando piena libertà al cliente di scegliere ciò che è meglio

Lapo De Carlo - Giornalista
Lapo De Carlo - Giornalista

Giornalista e conduttore radiofonico, tra i suoi tanti progetti Lapo de Carlo ha collaborato con la Mondadori scrivendo per le riviste Cosmopolitan e Donna Moderna.

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