Taleggio come paciere
Si narra infatti di una controversia e di una curiosa sentenza. Nel 1218 i Monaci di San Vittore al Corpo vengono condannati ad offrire un pranzo ai canonici di San Nazzaro, per l'anniversario dell'arcivescovo Arnolfo, fondatore del monastero. La controversia era nata a causa di un orto di proprietà di San Nazzaro, occupato abusivamente da quelli di San Vittore al Corpo. Il pranzo viene anche ricordato da Pietro Verri nella sua "Storia di Milano".
Si elenca anche il "menu della condanna":
"Et in hora prandii bonum panem, et bonum vi num sine fraude: et duas petias pisas, unam lucii, et unam truite, ita quod quelibat sit tredecim unciarum, de gelu cum piperata, et zaferano; alias duas similes recentes et de ipso pondere, et mensura. Et petias istat debet dare duobus, seu binis et binis. Et fabas cum oleo.
Et porros cum piste solevato. Et intestina pisarum cum cepis et cum pipere. Et marenes coctos cum cortice in aqua. Et casium mediolanensis... "Formaggio Taleggio come penitenza e risarcimento danni, ma anche come "moneta di scambio" in caso di investiture, in un altro atto che porta la data del 1344.